In bonis

Un’azienda è definita “In bonis” quando è solvibile, cioè in grado di restituire un prestito secondo le modalità prestabilite e concordate con l’istituto di credito. Posizioni più problematiche sono invece definite come “incaglio”, quando i problemi di solvibilità sono momentanei, oppure “in sofferenza”, quando invece l’azienda non è più in grado di onorare un credito.

È definito “in bonis” anche quel processo di ristrutturazione del debito (il Turnaround finanziario) e più in generale la rinegoziazione della posizione debitoria con le banche o con i fornitori che evitano l’utilizzo di procedure stragiudiziali o giudiziali, più invasive e anche più costose, come il procedimento ex Art 67, 182bis o il più famigerato concordato.

Si può gestire un Turnaround finanziario “in bonis” applicando particolari accorgimenti nella gestione aziendale e finanziaria, e in specifiche condizioni patrimoniali e di liquidità aziendale.

Con il nuovo codice della crisi d’impresa, che impone un adeguato assetto organizzativo e contabile – in sintesi la necessità di avere un controllo di gestione e un budget – si vuole di fatto far emergere i segnali che  permettono di affrontare “in bonis” quei cambiamenti aziendali (Turnaround) prima di entrare in vere e proprie situazioni di incaglio e sofferenze.

 

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