- 3 Aprile 2018
- Postato da: Web
- Categoria: Casi aziendali

Scorporazione e conversione di un ramo d’azienda, per recuperare commesse e margini.
Settore e azienda: Cartotecnica
“TsetteT” (nome di fantasia) è un’azienda italiana che opera nel settore della cartotecnica.
Fondata vent’anni fa dall’allora e attuale azionista unico, fattura oggi 35 milioni di euro. Negli anni ha acquisito una posizione di leadership, fino a rappresentare un modello organizzativo per l’intero settore. L’imprenditore ha sempre compiuto significativi investimenti, innovando sia in macchinari che in immobili strumentali.
È proprio in conseguenza di un recente e importante investimento immobiliare che il titolare di “TsetteT” decide di chiedere l’intervento di una società esperta in ristrutturazioni aziendali (turnaround). L’ingente sforzo economico di ammodernamento sembra infatti non portare i risultati sperati, e i costi fissi pesano a tal punto da far prevedere bilanci in perdita per il futuro.
D’altra parte, la notevole esperienza del titolare nel settore cartotecnico si rileva purtroppo inadatta a fronteggiare una situazione economica per lui nuova e inattesa, alla quale non è preparato. Dopo un primo incontro esplorativo con chi scrive, la scelta di “TsetteT” cade dunque su Entriage.
Appena preso contatto con l’azienda, i nostri consulenti in criticità aziendali analizzano in modo approfondito bilanci e situazione complessiva dell’impresa.
Cogliamo così che il vero nodo critico riguarda la sottovalutazione dell’aggressività della concorrenza estera, motivo per cui “TsetteT” non riesce più a sviluppare le vendite secondo le aspettative, e non è in grado di sostenere quindi le necessità produttive necessarie all’ammortamento dei nuovi macchinari.
Che soluzione abbiamo adottato:
- Decidiamo di attuare una decisa, ma temporanea, riduzione del personale.
- Recuperiamo commesse e opportunità di lavorazione per conto terzi, che ci permettono di portare a regime l’utilizzo dei macchinari.
- Chiediamo alle banche un cosiddetto “stand still” di 6 mesi, per dare respiro all’azienda.
- Scorporiamo l’immobile dall’azienda principale e lo collochiamo in una società immobiliare: una porzione dello stabile viene convertita e posta in affitto a terze parti. Riusciamo in questo modo a mitigare il peso dei debiti sull’azienda produttrice.
Quali risultati abbiamo ottenuto e in quanto tempo:
- Si è evitato in breve tempo di ricorrere a procedure giudiziali che le banche ormai paventavano.
- La nuova struttura societaria ha attirato l’interessamento di partner industriali sulla società di produzione. La cosa ha consentito di sviluppare nuovi prodotti, e di utilizzare meglio gli impianti.
- I bilanci, pur avendo patito l’effetto erosivo da parte dell’agguerrita concorrenza esterna, sono tornati a essere accettabili, e soprattutto solidi.
- L’azienda ha ricominciato ad assumere.
- L’imprenditore è tornato a dormire la notte e – parole sue – gli capita di sognare nuovi prodotti da proporre al mercato.
Jimmy Clarini – Fondatore di Entriage