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Ogni azienda ha due facce: quella che si vede, quella che si vedrà

Nella grande maggioranza dei casi, un’azienda che manifesta disequilibri in bilancio lancia segnali molto in anticipo, anche di anni, relativi a possibili difficoltà che sono destinate inevitabilmente ad aggravarsi, se non colte per tempo.

Entriage, specialisti del turnaround, lavora a fianco dell’imprenditore proprio per assistere in modo temporaneo ed efficace aziende in situazioni speciali. E da lì ripartire per favorire il rilancio e potenziare la crescita.

Ogni azienda ha due facce: quella che si vede, quella che si vedrà

Nella grande maggioranza dei casi, un’azienda che manifesta disequilibri in bilancio lancia segnali molto in anticipo, anche di anni, relativi a possibili difficoltà che sono destinate inevitabilmente ad aggravarsi, se non colte per tempo.

Entriage, specialisti del turnaround, lavora a fianco dell’imprenditore proprio per assistere in modo temporaneo ed efficace aziende in situazioni speciali. E da lì ripartire per favorire il rilancio e potenziare la crescita.

Un cambio di rotta, un Turnaround.

Il Turnaround, alla lettera ‘cambio di rotta’, è la gestione straordinaria di un’azienda per risolvere una situazione di temporanea difficoltà – o prevenire problemi più specifici – fatta da specialisti che, affiancando per breve tempo l’imprenditore operano per riportare l’impresa in acque tranquille a fare più profitti.

Alle imprese oggi vengono richiesti continui e repentini cambi di rotta, a volte anche incisivi: chi si adatta in fretta sopravvivrà e potrà crescere. È proprio in momenti straordinari che servono nuove idee e metodi, cambi organizzativi e revisioni sostanziali.

Siamo tutti sulla stessa barca.
La tua.

Immagina la tua azienda come un’imbarcazione: i motori non vanno al massimo come una volta e il meteo promette poco di buono. Forse stai anche imbarcando acqua per piccole falle diventate ormai squarci evidenti.

Di cosa potresti aver bisogno:

Carburante?

Si, ma la mancanza di liquidità (il carburante) non è mai la causa ma la conseguenza di inefficienze e riduzione di margini. Puoi anche aggiungerne, e indebitarti ulteriormente, pensando di proseguire sulla stessa rotta ma continuerai a consumarne troppo rischiando di finire presto o tardi sugli scogli o di perderti in alto mare.

Co-Pilota?

Sì, un co-pilota navigato ed esperto di onde alte e anche di tempeste che con te e il tuo team traccia la nuova rotta e ti permette di riprendere una navigazione tranquilla.

Un cambio di rotta?

Sì, ma dev’essere realizzabile sul serio, con le risorse esistenti e nei tempi utili ad evitare gli scogli.

Siamo tutti sulla stessa barca.
La tua.

Immagina la tua azienda come un’imbarcazione: i motori non vanno al massimo come una volta e il meteo promette poco di buono. Forse stai anche imbarcando acqua per piccole falle diventate ormai squarci evidenti.

Di cosa potresti aver bisogno:

Carburante?

Si, ma la mancanza di liquidità (il carburante) non è mai la causa ma la conseguenza di inefficienze e riduzione di margini. Puoi anche aggiungerne, e indebitarti ulteriormente, pensando di proseguire sulla stessa rotta ma continuerai a consumarne troppo rischiando di finire presto o tardi sugli scogli o di perderti in alto mare.

Co-Pilota?

Sì, un co-pilota navigato ed esperto di onde alte e anche di tempeste che con te e il tuo team traccia la nuova rotta e ti permette di riprendere una navigazione tranquilla.

Un cambio di rotta?

Sì, ma dev’essere realizzabile sul serio, con le risorse esistenti e nei tempi utili ad evitare gli scogli.

Entriage è la prima società italiana specializzata nel Primo intervento di Turnaround.

Il Turnaround è una disciplina finalizzata a prevenire e risolvere criticità aziendali, prima che queste degenerino in una vera e propria crisi aziendale.

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Entriage opera dal 2009 e riunisce un gruppo di Temporary Manager e specialisti, tutti altamente qualificati e con importanti esperienze in situazioni speciali.

Siamo in grado di leggere e interpretare correttamente i segnali premonitori di criticità di un’azienda, per poi intervenire nel modo più efficace e tempestivo.

Entriage ha sviluppato una metodologia di Turnaround aziendale basata sul primo periodo di intervento, quello più importante e risolutivo.

Il “Primo Intervento di Turnaround” è un approccio multidisciplinare e integrato, sperimentato e consolidato in numerose esperienze di successo.

Gli specialisti di Entriage, negli ultimi tre anni hanno gestito e risolto oltre 50 situazioni critiche pari a 1 miliardo di fatturato, negoziato o ristrutturato debiti pari a 600 milioni di euro, e salvato 2.500 posti di lavoro.

               

Quando chiamarci?

1Quando in azienda si evidenziano importanti cali di vendita e / o di margini.

2Quando si manifestano tensioni di liquidità e di cassa.

3Quando la società ha un alto livello di indebitamento bancario o erariale.

4Quando ci sono gravi problemi strutturali, gestionali o organizzativi.

5Quando vi è un passaggio generazionale complicato.

6 Per coordinare e gestire integrazioni societarie a seguito di fusioni ed acquisizioni.

Perché chiamarci?

Perché intervenire ai primi sintomi di criticità vuol dire garantirsi maggiori margini di successo. Prima si interviene in un’azienda che lancia segnali di sofferenza, meglio è.

Uno studio dell’Università Bocconi ha accertato che su 100 aziende che entrano in difficoltà, 70 avevano segnali premonitori visibili anche 5 anni prima.

Le statistiche di rating Cerved evidenziano che il 15% delle imprese italiane è a rischio di crisi, e il 25% presenta segnali di vulnerabilità. Quasi un’azienda su 2 ha di fatto qualche indicatore di allerta.

È normale che nel ciclo di vita dell’azienda ci siano delle fasi critiche e straordinarie, anche frequenti, a causa di forti turbolenze per la concorrenza, clienti e fornitori sempre più esigenti, banche più severe e Stato più invasivo:

Valuta se nella tua azienda ci sono campanelli d’allarme con:

Perché chiamarci?

Perché intervenire ai primi sintomi di criticità vuol dire garantirsi maggiori margini di successo. Prima si interviene in un’azienda che lancia segnali di sofferenza, meglio è.

Uno studio dell’Università Bocconi ha accertato che su 100 aziende che entrano in difficoltà, 70 avevano segnali premonitori visibili anche 5 anni prima.

Le statistiche di rating Cerved evidenziano che il 15% delle imprese italiane è a rischio di crisi, e il 25% presenta segnali di vulnerabilità. Quasi un’azienda su 2 ha di fatto qualche indicatore di allerta.

È normale che nel ciclo di vita dell’azienda ci siano delle fasi critiche e straordinarie, anche frequenti, a causa di forti turbolenze per la concorrenza, clienti e fornitori sempre più esigenti, banche più severe
e Stato più invasivo:

Valuta se nella tua azienda ci sono campanelli d’allarme con:

Come posso sapere se la mia azienda ha bisogno di un intervento esterno?

Entriage ha messo a punto un primo strumento diagnostico chiamato “Allerta d’impresa”: è un esame che permette di individuare, anche con sistemi di intelligenza artificiale, quei segnali di criticità che i bilanci storici pluriennali dell’azienda e il confronto con i concorrenti fanno emergere ad occhi esperti.

Quanto mi costa?

L’“Allerta d’impresa” non comporta alcun impegno economico per l’azienda, e nessun altro obbligo. Per ottenerla via email, è sufficiente cliccare qua sotto.

Chi siamo?

Entriage unisce Temporary Manager specializzati e Professionisti che hanno integrato le proprie esperienze di settore con saperi trasversali che vanno dal management alla finanza, dall’organizzazione aziendale al rapporto con banche e fondi specializzati, dalla negoziazione con fornitori fino a procedure extra giudiziali e giudiziali.

Chi siamo?

Entriage unisce Temporary Manager specializzati e Professionisti che hanno integrato le proprie esperienze di settore con saperi trasversali che vanno dal management alla finanza, dall’organizzazione aziendale al rapporto con banche e fondi specializzati, dalla negoziazione con fornitori fino a procedure extra giudiziali e giudiziali.

Crisi nascosta,
crisi negata,
crisi conclamata.

L’esperienza diretta in aziende e la letteratura europea in materia sono d’accordo nel descrivere tre diverse modalità di relazione dell’imprenditore con la crisi aziendale.

Crisi nascosta

La crisi c’è, leggerissima, ma non è evidente (tranne ad occhi esperti). Inizia subdolamente ad erodere le vendite, i margini, la liquidità. È una fase che può durare da 1 a 3 anni. Non esistendo un vero controllo di gestione, né tantomeno un budget economico-finanziario che permette di capire la reale situazione, l’imprenditore e i suoi uomini di fiducia non mettono in atto un seppur minimo cambiamento, o strategie di protezione.

Eppure, il 70% delle aziende in crisi mostra eloquenti segnali premonitori fino a cinque anni prima.
Non si interviene mai troppo presto.

Crisi negata

L’azienda inizia a mostrare dei segnali che si esprimono per esempio in tensione di liquidità, un tipico sintomo che qualcosa non funziona, e che altrettanto tipicamente viene sottovalutato o del tutto frainteso: la carenza di liquidità non è la causa ma l’effetto di altri problemi.
È la fase in cui viene negata la possibilità che l’azienda abbia dei problemi o rischia la crisi vera.
Entrano qui in gioco meccanismi psicologici delicati (e comprensibili), il cui risultato porta generalmente a procrastinare, da 1 a 2 anni, il contatto con la realtà, col conseguente deteriorarsi della situazione.

Crisi conclamata

La crisi è evidente e conclamata, non è più possibile far finta di nulla. Ma i limiti di manovra si sono assottigliati. Il tempo stringe e le opzioni di intervento si sono ridotte velocemente con repentini e inaspettati cambi di atteggiamento di banche e fornitori. Eppure, diversi anni prima si poteva prevenire, evitando costi, rischi e tanti mal di pancia.

Questi temi sono trattati nella sezione ‘Blog‘ di questo sito, anche a partire da numerosi casi reali affrontati da Entriage.

Negli ultimi tre anni, gli specialisti di Entriage, hanno gestito e risolto oltre 50 situazioni critiche pari a 1 miliardo di fatturato, negoziato o ristrutturato debiti pari a 600 milioni di euro, e salvato 2.500 posti di lavoro.

               

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