I metodi e gli approcci per valutare correttamente il valore di un'azienda
Introduzione
La valutazione aziendale è un processo che ha lo scopo di determinare il valore economico di un'impresa. Tale valore può essere utile per diverse finalità, tra cui:
La cessione dove la valutazione aziendale serve a definire il prezzo di vendita dell'impresa.
Fusioni e acquisizione: per definire il valore di scambio delle azioni o il potenziale valore di acquisto delle imprese coinvolte
Quotazione in borsa: per definire il valore delle azioni e il loro andamento
Esistono diversi metodi per valutare un'azienda, ognuno con i suoi pregi e difetti. La scelta del metodo più adatto dipende da una serie di fattori, tra cui le dimensioni dell'azienda, il settore di attività, la struttura finanziaria e le prospettive di crescita.
In questo articolo verranno presentati i principali metodi di valutazione aziendale con esempi pratici.
1. Metodo del patrimoniale netto (PVN)
Il metodo si basa sul principio contabile della continuità aziendale, secondo il quale l'impresa è in grado di continuare ad operare nel futuro. Il PVN si calcola sommando il valore di tutti gli asset dell'azienda (ad esempio, immobili, impianti, macchinari, scorte) e sottraendo il valore di tutte le sue passività (ad esempio, debiti bancari, fornitori).
Corrisponde di fatto al Patrimonio Netto di bilancio avendo l'accortezza di dare un valore coerente e realistico a tutte le poste dell'attivo.
Esempio:
Un'azienda ha un attivo di 1.000.000 di euro e un passivo di 500.000 di euro. Il suo PVN è quindi pari a 500.000 di euro.
Vantaggi:
Il metodo del PVN è relativamente semplice da calcolare.
È un metodo oggettivo, basato su dati contabili certi.
Svantaggi:
Il metodo del PVN non tiene conto delle prospettive future dell'azienda.
Il valore dell'attivo può essere influenzato da fattori esterni, come le condizioni del mercato (es. il valore di un immobile iscritto a bilancio nella realtà potrebbe avere un valore completamente diverso di reale realizzo sul mercato)
2. Metodo del valore dei flussi di cassa (DCF)
Il metodo si basa su un calcolo di attualizzazione dei flussi di cassa e parte dal presupposto che il valore di un'impresa è sostanzialmente basato sulla capacità di generare "cassa". In particolare si tiene conto dei flussi di cassa liberi (FCF - free cash flow) ossia l'effettiva liquidità disponibile dopo la gestione operativa, pagati gli investimenti, i finanziamenti e distribuito eventuali dividendi ai soci.
L'attualizzazione si fa normalmente su un arco temporale che può andare dai 5 ai 10 anni utilizzando un tasso di sconto di mercato.
Esempio:
Un'azienda prevede di generare flussi di cassa liberi di 1.000.000 euro all'anno per i prossimi 10 anni. Il tasso di attualizzazione è del 5%. Il valore dell'azienda, calcolato utilizzando il metodo del DCF, è pari a 7.850.000 euro.
Vantaggi:
Il metodo del DCF tiene conto delle prospettive future dell'azienda.
È un metodo flessibile, che può essere adattato alle specifiche esigenze dell'impresa.
Svantaggi:
Il metodo del DCF è relativamente complesso da calcolare.
La stima dei flussi di cassa futuri è soggettiva e può essere influenzata da tanti fattori.
3. Metodo dei multipli di mercato
E' Il metodo più semplice ed utilizzato in ambito finanziario e si basa sul fatto che il valore di un'impresa è pari a un multiplo di un indicatore finanziario di riferimento, come il fatturato, l'EBITDA o gli utili. Solitamente si utilizza l'EBITDA (earning before interest, tax, depreciation and amortization - il nostro più semplice "margine lordo") . I multipli di mercato possono essere ottenuti analizzando le transazioni di cessione di aziende comparabili (pubbliche o private).
Esempio:
Un'azienda ha un EBITDA di 1.000.000 di euro. Il multiplo di mercato per le aziende del suo settore è pari a 7. Il valore dell'azienda, calcolato utilizzando il metodo dei multipli di mercato, è pari a 7.000.000 di euro. Questo primo valore è definito "Equity Value". Per definire il valore finale dell'azienda ossia "L'enterprise Value" bisogna sottrarre l'indebitamento netto, definito PFN (Posizione Finanziaria Netta) ossia i debiti finanziari al netto della liquidità.
Va da sè che se l'azienda non ha debiti finanziari significa che all'Equity Value, si sommano le disponibilità liquide.
Vantaggi:
Il metodo dei multipli di mercato è relativamente semplice e veloce da calcolare per una prima approssimazione.
Svantaggi:
Il calcolo definitivo deve considerare degli "aggiustamenti" sia sull'Ebitda che sulla PFN che richiede un'analisi più specifica.
Il metodo dei multipli e dei flussi di cassa portano ad un risultato finale simile e per tale motivo, per la prova del nove, si tende ad utilizzarli entrambi per validare i risultati.
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