L’asseveratore: l’anticrisi

Tra i nostri esperti abbiamo il Dottor Marco Passantino dell’omonimo studio commercialista e revisore in Brescia. Marco si occupa di aziende in crisi (e non solo) e con lui parleremo della figura di attestatore (o asseveratore) che in certi casi lui stesso ricopre e che viene richiesto in particolare situazione di crisi aziendale.

L’asseveratore è una figura fondamentale per tutti quegli imprenditori che stanno decidendo di affrontare un percorso di ristrutturazione.

CHI È L’ASSEVERATORE E IN QUALI CONTESTI SVOLGE QUESTA ATTIVITÀ?

L’asseveratore è una figura obbligatoria per legge quando ci si avvale di procedure previste dalla legge per risanare un’azienda e quindi l’imprenditore non può scegliere se avere o non averlo. Le procedure in questione sono 3: piani attestati di risanamento (ex art67), accordi di ristrutturazione dei debiti (182 bis) e i concordati preventivi che vedono la presenza del tribunale dall’inizio alla fine. I concordati preventivi poi possono essere liquidatori oppure in continuità cioè quando prevedono proprio la continuazione dell’attività imprenditoriale o direttamente oppure tramite una società terza ad esempio tramite un affitto d’azienda.

COSA VUOL DIRE ASSEVERARE E CHE COSA ASSEVERI IN QUESTE PROCEDURE?

La parola asseverare deriva dal latino severus che vuol dire “severo”, “solenne” e nel suo significato letterale vuol dire “affermare con decisione e sicurezza”. Nel linguaggio professionale asseverare vuol dire certificare ossia in sostanza significa prendersi la responsabilità di mettere nero su bianco che una certa cosa è vera.

Quando l’imprenditore è in crisi e presenta ai propri creditori una proposta per un accordo sui debiti pregressi (un saldo e stralcio o una semplice dilazione), questi deve spiegare ai creditori come farà a pagarli cioè come reperirà i mezzi, con quali tempistiche, con quali operazioni e deve spiegare qual è il progetto e il suo piano.

Questo piano deve essere attestato o asseverato da un professionista indipendente che ne deve garantire la veridicità e la fattibilità. Veridicità perché deve essere basato su dati veri autentici e la fattibilità perché deve basarsi su ipotesi ragionevoli.

Non è un compito facile soprattutto se il piano prevede la continuità aziendale e magari si sviluppa tramite un business plan.

A CHI SERVE L’ATTESTAZIONE RILASCIATA DALL’ASSEVERATORE?

È un documento che serve come tutela per i creditori che legittimamente possono chiedere all’imprenditore, già inadempiente, come mai ora potrebbe pagare. Serve anche al tribunale laddove viene coinvolto quindi negli accordi di ristrutturazione dei debiti e nei concordati preventivi e ai professionisti nominati dai giudici che hanno il compito di controllare che la procedura si svolga regolarmente per arrivare ad una votazione consapevole. Questo documento si incrocia con i contenuti dell’attività svolta dagli advisor e dai manager che stanno gestendo la ristrutturazione tra cui l’impostazione del business plan.

DI FATTO L’ASSEVERATORE NON SVOLGE UN’ATTIVITÀ ISOLATA E DISTACCATA DAL CONTESTO DELL’AZIENDA.

L’asseveratore partecipa al lavoro di squadra e al processo di turnaround per risolvere la crisi aziendale.

È fondamentale lavorare insieme anche se leggendo la norma sembra quasi che l’asseveratore sia una specie di signore che se ne sta lì seduto sul suo trono in attesa di ricevere il piano già tutto bello preparato limitandosi a fare il “notaio” di turno. In realtà il lavoro dell’asseveratore è parallelo a quello dei manager e dell’advisor, ma è importante che avvenga nel rispetto dei ruoli in quanto quello dell’asseveratore è un ruolo di controllo ed è molto ma molto più delicato di quello dell’advisor in quanto ha delle responsabilità pesanti nel controllo di un piano di ristrutturazione che deve essere assolutamente fattibile e veritiero.

L’ATTIVITÀ DELL’ASSEVERATORE NON PUÒ FARLA IL COMMERCIALISTA?

Non può farlo per due motivi. Innanzitutto serve una competenza specifica, inoltre bisogna rispettare il requisito dell’indipendenza. Sulla competenza va da sé che se voglio un servizio specialistico non posso andare da chi fa il bilancio, la dichiarazione dei redditi o la contabilità. In genere non è esperto di ristrutturazioni debitorie e questo è un concetto che vale per tutte le cose.

Sul requisito dell’indipendenza, invece, se il compito dell’asseveratore è quello di fare da tutela e garanzia per i creditori è chiaro che non può essere il commercialista che ha seguito l’azienda.

IL MANDATO VIENE COMUNQUE DATO DALL’IMPRENDITORE E QUESTI POTREBBE “INFLUENZARE” IL CONTENUTO DELL’ASSEVERAZIONE?

È indubbiamente una distorsione normativa.  Se si vuole che l’asseveratore sia indipendente dalla società, come richiede il legislatore, non bisognerebbe prevedere che sia la società stessa a pagarlo. Il nostro legislatore ha pensato bene di metterci una toppa e risolvere il problema caricando sul groppone dell’asseveratore tutta una serie di responsabilità civili e penali. Quindi se attesti piani che sono delle prese in giro o delle truffe per i creditori solo per portare a casa la parcella rischi grosso.

QUALI SONO I RISCHI VISTO CHE L’ATTESTAZIONE VIENE ANCHE FIRMATA DAVANTI AL NOTAIO?

Come abbiamo detto le responsabilità dell’asseveratore sono sia civili che penali però chi fa questo lavoro da più di 40 anni sa benissimo che se vuoi durare nel tempo e farti una reputazione solida l’indipendenza la devi imporre. Esistono in Italia personaggi che rovinano le aziende; io li chiamo attestatori seriali assolutamente incompetenti che firmano senza neanche leggere la documentazione, incassano la parcella e accantonano una parte del compenso che gli servirà poi per pagare l’avvocato penalista che dovrà difenderli da tutte le grane che avranno.

In ogni caso le responsabilità possono essere diverse: i creditori possono chiedere i danni oppure te li può chiedere il curatore presso l’azienda fallita avanzando il reato di facile attestazione. Per esempio, se si omette di riferire informazioni rilevanti, l’asseveratore è punito con la reclusione da due a cinque anni e la multa da 50 a 100 mila euro. E se lo fa per procurarsi un ingiusto profitto la pena aumentata. Se da questo suo comportamento deriva un danno ai creditori la pena è aumentata.

SI DICE CHE È BENE AVERE UN’ASSEVERATORE CHE CONOSCA LA PRASSI DEL TRIBUNALE IN CUI SI FA LA PROCEDURA. COSA NE PENSI?

Diciamo che è utile avere un attestatore con una buona reputazione in tribunale e la reputazione è buona se hai già asseverato 20, 30 o 40 piani e nessuno di questi si è rivelato una palese truffa o una presa in giro per i creditori. È chiaro che se lavora di più su una certa piazza ha una particolare sensibilità sugli aspetti per i quali i giudici sono più sensibili. Un asseveratore serio può chiaramente lavorare su tutte le piazze.

COME FACCIO A VALUTARE SE IL PREZZO DELL’ATTIVITÀ DELL’ASSEVERATORE È “GIUSTA”?

Per capire se un compenso dell’asseveratore è giusto si fa riferimento alle tariffe o ai parametri di legge a seconda che siano avvocati o commercialisti. Parliamo di coefficienti ministeriali basati essenzialmente su una % delll’attivo e del passivo su cui si apportano sconti personalizzati. Al di là del prezzo quello che conta di più è che l’imprenditore prenda informazioni sullo studio che intende coinvolgere e non si fidi del primo che fa promesse affascinanti.

TRE CONSIGLI DA DARE AGLI IMPRENDITORI PER LAVORARE BENE CON UN ASSEVERATORE DURANTE LA CRISI AZIENDALE

  • coinvolgete l’asseveratore fin da subito in modo che abbia un tempo adeguato per fare il suo lavoro, idealmente quando iniziano gli advisors.
  • fornire tempestivamente tutta la documentazione che viene richiesta perché molto lavoro dell’asseveratore consiste in confrontare documenti quindi fare procedure di verifica di controllo
  • redigere un business plan in maniera seria, ragionevole e verosimile magari meno affascinante altrimenti si rischia solo imbarazzo. In questo senso l’apporto di temporary manager e specialisti della crisi porta tanto valore aggiunto.

Se stai pensando di attivare una procedura di risanamento con piano attestato, accordo di ristrutturazione o piano di concordato contatta Entriage, per disporre di un team specializzato di manager e specialisti della crisi.

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