- 15 Settembre 2021
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L’imprenditore che si trova in difficoltà per mancanza di liquidità ritiene che una buona soluzione sia quella di cercare un investitore o un finanziatore.
Chi investe o presta fondi speciali guarda due aspetti: quello finanziario, quindi il rendimento che pensa di ottenere, e quello industriale, quindi il mercato, la strategia e l’organizzazione dell’azienda.
Per l’azienda in difficoltà prevale l’aspetto industriale e ne parliamo con Giovanni Scarlini, manager di lunga data che ha gestito molte aziende come amministratore delegato anche in difficoltà e fa consulenza a fondi e banche che decidono di investire in queste situazioni speciali.
TEORICAMENTE UN’AZIENDA IN CRISI POTREBBE DI FATTO AVERE UN VALORE SE NON ZERO COMUNQUE VICINO A ZERO. PERCHÉ UN FONDO O UNA BANCA DOVREBBERO INVESTIRE IN QUESTE SOCIETÀ?
Perché normalmente dalla storia dell’azienda e dagli esami preliminari dell’azienda si intravede la possibilità di ricostruire valore. È chiaro che il valore che si può ricostruire sia sul fronte tipicamente industriale ma per aziende particolarmente indebitate si possono fare delle manovre sui debiti. Tocchiamo l’aspetto più industriale.
QUESTI SOGGETTI INVESTITORI SI APPOGGIANO AD UN MANAGER, PERCHÉ?
Nel momento in cui parliamo di un’azienda che non è in crisi si parte dal presupposto che il management sia adeguato. Se invece siamo di fronte ad una crisi d’impresa è chiaro che l’equazione che viene immediatamente in testa è che se c’è qualcosa che non va forse è anche dovuto a chi la gestisce.
L’esperienza di lungo corso anche in tanti settori merceologici diversi come ho fatto io aiuta sicuramente a verificare con una certa rapidità le possibilità di sviluppo di queste aziende in crisi.
BISOGNA CAPIRE INTANTO IL MOTIVO DELLA CRISI, COME PROCEDERE?
Capire le cause della crisi è estremamente importante. La prima cosa che guardo è il team manageriale includendo ovviamente i proprietari laddove in aziende di piccole e medie dimensioni siano ancora presenti. Quindi intervistare il management è la prima cosa per capire qual è la visione delle singole figure, scavare sulle opportunità che loro vedono e che possono scaturire da questa crisi. È chiaro che bisogna verificare queste opportunità, testarne la credibilità con delle simulazioni e con dati reperibili nel settore di appartenenza.
Mi spingo anche oltre andando a intervistare soggetti che sono usciti dall’azienda perché con distacco possono darti punti di vista diversi, con l’accortezza di depurare il loro racconto dall’eventuale polemica personale. È estremamente interessante sentire i punti di vista, incrociarli anche con chi opera presso i concorrenti. Con questo non viene sminuito il ruolo della proprietà o dell’attuale management anche perché se un fondo decide di mettere il naso su quell’azienda qualcosa di buono c’è sicuramente e l’obiettivo è di estrarre quel valore positivo.
QUALI ALTRE ANALISI SVOLGI?
Valuto gli stabilimenti, i macchinari, gli uffici aziendali ed incontro le persone nel loro ambiente. Questo aiuta moltissimo. Le persone vanno viste nel loro ambiente in un’area di comfort, in modo da togliere preoccupazioni. È estremamente importante vedere come sono tenuti gli stabilimenti, qual è la logica che usano: questo ti dice moltissimo sia di come l’azienda è stata gestita fino a quel momento sia dove stanno le potenzialità.
In molti casi sono entrato in aziende che avevano già iniziato un percorso virtuoso in autonomia e allora vedi che sono assolutamente positive. Toccare con mano è importante. A colpo d’occhio comprendi se ci sono dei processi, se è ben organizzato, se le persone stanno camminando al ritmo giusto.
GUARDERAI ANCHE UN PO’ DI NUMERI?
Sicuramente si guardano i numeri e la storia “numerica” è molto importante perché aiuta a capire quello che si può e non si può fare nel futuro. Guardando quello che l’azienda è stata capace di fare nel passato si hanno già dei segnali precisi. Guardo soprattutto i valori economici quindi principalmente i ricavi, il rapporto delle spese fisse e spese variabili; guardo al controllo di gestione per i costi diretti e indiretti. Per l’aspetto finanziario mi concentro molto sul capitale circolante di funzionamento: crediti, debiti verso fornitori, verso dipendenti, magazzino perché naturalmente lì spesso e volentieri si annidano dei problemi dove teoricamente dovrebbe esserci “cassa”. Lascio ovviamente ai colleghi del fondo d’investimento ragionare sui temi finanziari di lungo termine che sono comunque generati da questi due fattori: avere un conto economico solido ed un capitale circolante che gira.
SICCOME L’INVESTITORE INTERVIENE PENSANDO AL FUTURO, L’IMPRENDITORE DOVRÀ AVERE UN PIANO INDUSTRIALE, IMMAGINO CHE GUARDI ANCHE QUELLO?
È essenziale che il piano industriale sia credibile e costruito su opportunità concrete. Normalmente l’azienda non ha le competenze per fare un piano e si appoggia ad advisor. Io dico attenzione al tipo di advisor perché bisogna costruire un piano con i fondamentali a posto altrimenti i piani sembrano matematici. Il mio compito è proprio quello di approfondire e sfidare in modo critico questi piani industriali futuri soprattutto andando a chiedere i sottostanti analitici. Se non c’è un sottostante analitico vuol dire che non è stato costruito nel modo dovuto e per farlo bisogna partire dai clienti del passato, presenti e futuri. Per le materie prime e le lavorazioni deve esserci un analisi dettagliata e realistica delle opportunità di mercato. Il piano risulta solido, a tre, quattro o cinque anni, con ipotesi realistiche che spiegano riga per riga come mai c’è un certo numero.
CON IL TUO OK INDUSTRIALE, SI PASSA AL FINANZIARIO, COSA SI GUARDA?
Guardando il lato più finanziario c’è team finanziario e legale specializzato.
Ci possono essere casi in cui è consigliabile un concordato oppure ci possono esserci casi in cui si fanno operazioni societarie con newco per facilitare la rinascita dell’azienda.
L’advisor della società è il vero artefice di queste operazioni perché è chiaro che il fondo l’investitore o finanziatore sta un passettino indietro per non dare suggerimenti vincolanti. Può mettere a disposizione la propria esperienza e diventa fondamentale per l’advisor cogliere questi suggerimenti anche perché naturalmente va a impattare sul tema importante della governance della società.
PARLIAMO DI STRATEGIE DI GOVERNANCE
Il fondo d’investimento chiede qualcosina sul fronte dei poteri e delle deleghe. C’è una biforcazione importante fra fondi e banche. Le banche non possono per statuto entrare nella governance, ma possono dare delle indicazioni, come per esempio quella di seguire le indicazioni manageriali degli esterni. Se invece parliamo di un fondo c’è una vasta possibilità di modelli. Tendenzialmente per un una co-partecipazione al capitale si chiede la maggioranza ma non è esclusa la minoranza. In ogni caso è estremamente importante che ci sia un management che faccia da cerniera fra il management e la proprietà precedente e il fondo. Deve aiutare a fluidificare i rapporti e a mettere in atto il piano. Qui di nuovo il ruolo dell’advisor sia per dare credibilità al piano ma anche per implementarlo con il suo suo team di temporary manager aiuta molto nel percorso di dialogo e di interfaccia.
TRE CONSIGLI AGLI IMPRENDITORI PER RIVOLGERSI AD UN INVESTITORE QUANDO LA PROPRIA AZIENDA È IN DIFFICOLTA’ (ma anche se in bonis)
- Redigere un piano industriale completo e solido. Completo vuol dire che deve avere dei sottostanti legati al cliente e alla fattibilità industriali. È estremamente importante rivolgersi a professionisti specializzati.
- Definire chiaramente il ruolo che la proprietà e il management attuale vuole avere dopo. Essere solo socio, rimanere amministratore, essere operativo full o part time. È chiaro che chi ha condotto l’azienda fino a quel momento un minimo di bagno di umiltà e impari ad ascoltare un po’ di più.
- È bene avere sempre un piano B. Finanziatori ed investitori hanno tempi di decisione che potrebbero non essere compatibili con le esigenze più urgenti dell’azienda. Il piano B non esclude che questi soggetti possano poi rientrare in un secondo momento
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