Cos’è il turnaround aziendale?

Per prevenire o risolvere una crisi aziendale è richiesto un mix di competenze e soluzioni specifiche: il turnaround, appunto.

Oggi parliamo di crisi d’impresa. Fare impresa è difficile ed è naturale che un’azienda abbia dei periodi negativi, dove il rischio può anche essere quello di non affrontare la situazione nel giusto modo. Ho quindi pensato di fornire suggerimenti per essere vicino agli imprenditori con consigli operativi, pratici e concreti per superare le difficoltà che è naturale possono arrivare in ogni azienda.

Ho coinvolto 12 professionisti di alto profilo in modo che ognuno potesse dare un contributo riconducibile alle attività tipiche del turnaround, disciplina per prevenire e risolvere una crisi aziendale.

Iniziamo a parlare di crisi d’impresa

Tutto inizia dalla presa di coscienza dall’imprenditore, del titolare o dell’amministratore delegato che qualcosa non va nel modo giusto.  Quando la nave-azienda rischia di affondare o di incagliarsi il turnaround può essere la soluzione.

Dev’esserci una vocina che chiama e che dice che è necessario guardare le cose in modo diverso o farle in modo differente. Questa chiamata all’azione può essere anche stimolata da un amico, da un familiare, da un dipendente, da un fornitore, a volte dalle banche o, speriamo, anche da questo articolo.

Turnaround: a cosa serve e come funziona

Letteralmente turnaround significa cambio di rotta o giro di boa: esattamente quello che serve a un’azienda quando intravede delle difficoltà. Il primo intervento di turnaround, di cui Entriage è specialista, è da intendersi come il momento decisivo e risolutivo per fare questo cambio. Prima di partire bisogna, però, misurare 2 dimensioni: la gravità e l’urgenza.

Per semplificare i concetti, e spiegare a cosa serve il turnaround, rimaniamo nell’analogia della navigazione. Se ho una nave che si sta dirigendo verso le rocce o verso la spiaggia, prima di affrettarmi a compiere qualsiasi azione sconclusionata, devo capire capire la gravità dei danni già in essere e prevedere quelli futuri in caso di immobilismo e quanto tempo ho per risolvere il problema. Insomma, devo essere consapevole del tempo a disposizione per risolvere i danni, se risolvibili.

Per misurare la situazione dobbiamo rappresentare degli scenari di business possibili: uno nel quale l’azienda non fa nulla per risollevarsi, l’altro dove andiamo a ipotizzare dei cambiamenti finanziari e di strategia organizzativa. Tutto questo ci permette di proiettare le due dimensioni, l’urgenza e la gravità, che aziendalisticamente si traduce nel misurare il cash flow, ossia per quanto tempo ho ancora cassa disponibile per poter fare il cambiamento, e il patrimonio netto, ossia quanto è ancora solida la mia nave.

Questa prima fase la chiamiamo Triage test ed è un lavoro di poche settimane durante le quali coinvolgiamo i nostri temporary manager (esperti aziendali che provengono dal settore d’interesse) che insieme alla proprietà e al consiglio di amministrazione, intervistando sul campo le persone direttamente coinvolte, guardano i dati, analizzano la situazione e definiscono gli scenari possibili.

Attraverso queste modalità riusciamo a sviluppare un piano di intervento preciso: avere le soluzioni possibili, le tempistiche e i costi di intervento. A questo punto possiamo partire con il primo intervento di turnaround aziendale.

In cosa consiste l’intervento di turnaround?

Si tratta di un insieme di strategie e tecniche che suddividiamo in tre macrogruppi: turnaround tattico, turnaround industriale, turnaround finanziario, tre ambiti interdipendenti e che vengono azionati parallelamente.

Turnaround tattico

Quando un’impresa è in difficoltà solitamente ha anche tensioni finanziarie per poca disponibilità di liquidità in cassa, rischia di non poter operare. Il turnaround tattico ha proprio lo scopo di recuperare cash della gestione corrente, senza affidarsi alle banche o al portafoglio dei soci.

Parliamo di gestione aziendale per cassa: un approccio che fa perno sul cash flow imponendo un cambio di priorità nell’organizzazione perché si guarda con più attenzione ai crediti verso clienti, ai debiti e alla gestione del magazzino. (Sul nostro sito trovate molti articoli e video che spiegano il concetto di gestire l’azienda per cassa).

Turnaround industriale

Questo è il cuore del turnaround dove andiamo a ripensare il modello di business partendo dal mercato, buttando uno sguardo ai concorrenti, ma soprattutto guardando dentro l’azienda per approfondire il livello di organizzazione dei processi, i dati storici e quelli gestionali.  Pian piano il nostro team di temporary manager lavora con il management aziendale a un piano industriale pluriennale che porti soluzioni e impostazioni vincenti per l’impresa.

Turnaround finanziario

Questa è la terza componente, non meno importante.  Qui tocchiamo l’esigenza finanziaria strutturale dell’azienda e grazie al piano pluriennale capiamo il fabbisogno di nuova liquidità, a seconda della situazione di gravità e urgenza.

A questo punto servirà capire se il fabbisogno finanziario potrà essere recuperato con le banche, tramite i soci, nuovi investitori, oppure, nei casi più gravi, attivando procedure stragiudiziali o giudiziale (accordo di ristrutturazione del debito o il più famigerato concordato).

Per realizzare tutte queste azioni importanti e complesse servono competenze specifiche. Per ogni intervento viene coinvolto un team di temporary manager con una seniority da direzione generale e di professionisti che possono essere revisori o legali che lavorano all’unisono col management.

Grazie al nostro metodo e ai protocolli di lavoro che abbiamo consolidato negli anni, riusciamo a condividere con gli amministratori e i soci quel famoso giro di boa che abbiamo concordato all’inizio del procedimento.

Sostanzialmente, ciò che per l’azienda è un lavoro straordinario per noi, in realtà, è un’attività ordinaria poiché ci occupiamo solo ed esclusivamente di situazioni speciali, di crisi aziendali, e questo ci differenzia sul mercato rispetto a chi non ha una vera specializzazione.

Spesso le iniziative prese in buona fede dall’imprenditore e dagli amministratori possono dare qualche sollievo momentaneo, ma in realtà ritardano il vero intervento risolutivo e creano più danni che vantaggi.

Per fronteggiare la crisi d’impresa l’esperienza è senza dubbio un plus da non sottovalutare.  Il turnaround non è una semplice ristrutturazione del debito o un mero cambiamento organizzativo, parliamo invece di processi complessi e altamente specialistici che coinvolgono diverse figure professionali che approfondiremo nei prossimi articoli, dove presenteremo problematiche, argomenti e soluzioni che sono tipiche del turnaround e che coinvolgono professionalità che non esistono in azienda.

Senti la necessità di fare un giro di boa? Ora sai a chi rivolgerti: contattaci per maggiori informazioni.

Jimmy Clarini Amministratore Delegato Entriage

Scopri il ciclo completo delle interviste sul Turnaround: prevenire e risolvere una crisi aziendale.